Internazionale

L’Iran tira dritto e impicca Reyhaneh

L’Iran tira dritto e impicca ReyhanehReyhaneh Jabbari durante il processo – Reuters

«Affronto alla giustizia» Vani gli appelli di Amnesty International per la revisione di un processo viziato. La donna era accusata per la morte del suo stupratore. La madre, nota attrice di teatro: «Mia figlia con la febbre ha ballato sulla forca». Malgrado Rohani, è emergenza diritti a Tehran

Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 26 ottobre 2014
Reyhaneh Jabbari è stata impiccata. A nulla sono valsi gli appelli di Amnesty International per una revisione del processo, che presenta vari vizi procedurali a cominciare dal licenziamento imposto all’avvocato di Reyhaneh. Mentre il boia si avvicinava, la giovane, 26 anni, colpevole di aver ucciso l’uomo che tentava di stuprarla, ha deciso di non dichiarare il falso. La famiglia dell’impiegato del ministero dell’Intelligence, Morteza Sarbandi, ucciso in circostanze di legittima difesa dalla ragazza nel 2009, chiedeva a Reyhaneh di negare che avesse subito un tentativo di stupro. E lei non lo ha fatto. «Mia figlia con la febbre ha ballato...

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