Internazionale
L’Iraq di al-Abadi caccia dall’esercito i corrotti
Iraq/Siria Il premier sostituisce 26 generali fedeli all'ex Maliki, primo passo verso il rimpasto delle truppe considerate strumento di divisione. A Damasco cessate il fuoco tra governo e opposizioni
Soldati dell'esercito iracheno – Reuters
Iraq/Siria Il premier sostituisce 26 generali fedeli all'ex Maliki, primo passo verso il rimpasto delle truppe considerate strumento di divisione. A Damasco cessate il fuoco tra governo e opposizioni
Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 13 novembre 2014
Gli attacchi di ieri contro stazioni di polizia a Baghdad e i 23 morti che hanno trascinato con sé sono lo specchio dei settarismi interni che il paese vive dalla caduta di Saddam Hussein. L’esercito e la polizia, a cui rimpasti hanno messo mano gli Stati uniti e il vecchio alleato, l’ex premier Maliki, ripulendoli dalla componente sunnita, sono considerati ulteriori strumenti di discriminazione da parte sciita. I morti di ieri e le migliaia di vittime degli ultimi anni sono figli delle divisioni interne e non solo dell’avanzata dell’Isis che sfrutta in molte comunità sunnite la rabbia verso il potere...