Europa

L’Iri del Duce. E di Beneduce

«Nell’esercizio dei compiti gravosi che lo Stato ha affidato all’Iri questo deve avere la possibilità di scegliere gli uomini da mettere al comando delle aziende nelle serie organizzazioni industriali del […]

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 9 maggio 2014
«Nell’esercizio dei compiti gravosi che lo Stato ha affidato all’Iri questo deve avere la possibilità di scegliere gli uomini da mettere al comando delle aziende nelle serie organizzazioni industriali del paese (…) Se l’Iri non potesse fare ciò esso fallirebbe certamente gli scopi che lo Stato gli ha imposto di conseguire». Così scriveva Alberto Beneduce ad Achille Starace, un importante gerarca fascista (da “Beneduce il finanziere di Mussolini” di Mimmo Franzinelli e Marco Magnani pagina 242 Mondadori 2009). L’economia italiana, dopo una fase di crescita subito dopo la fine della prima guerra mondiale, entrò in una seria crisi sia produttiva...

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