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L’irragionevole ragionevolezza sulla Torino-Lione

L’irragionevole ragionevolezza sulla Torino-LioneIl cantiere di Chiomonte in Val Susa – LaPresse

Infrastrutture Il ridimensionamento della grande opera era previsto da anni. Non è un improvviso «Nì Tav» ma la prima ammissione ufficiale della grande truffa perpetrata nei tunnel sotto le Alpi

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 5 luglio 2016
Commentando una dichiarazione del ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, il manifesto di domenica titola con qualche ottimismo e buona evidenza: «Torino-Lione, il governo diventa Nì Tav». È proprio così o si tratta dell’ennesima bufala di un governo che privilegia, ancora una volta, la narrazione sulla realtà? Purtroppo la risposta è univocamente la seconda. Eppure anche le bufale, a volte, aprono nuovi spazi in cui è bene inserirsi. Partiamo, dunque, dai fatti. Cosa ha detto il ministro? Ha detto – secondo le agenzie – che il progetto della tratta nazionale della Torino-Lione, che da Bussoleno scende verso il capoluogo e raggiunge...

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