Internazionale
L’Isis brucia vivo il pilota giordano, Amman pronta alla rappresaglia
Giordania Negoziato inutile, secondo l'esercito è stato ucciso un mese fa. Fonti vicine al governo riportano della probabile condanna a morte della qaedista al-Rishawi. Il regno hashemita rischia una grave instabilità
Il pilota giordano ucciso dall'Isis, Moath al-Kasasbeh – Reuters
Giordania Negoziato inutile, secondo l'esercito è stato ucciso un mese fa. Fonti vicine al governo riportano della probabile condanna a morte della qaedista al-Rishawi. Il regno hashemita rischia una grave instabilità
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 4 febbraio 2015
Una gabbia in una zona desertica, il pilota giordano Moath al-Kasasbeh con indosso la divisa arancione nello stile Guantanamo, la benzina sparsa a terra e il fuoco acceso da lontano da un miliziano. Le fiamme invadono in pochi minuti la sua prigione. Così è morto il 26enne per cui Amman aveva accettato di scendere a patti con il califfato, bruciato vivo. Inutile il dialogo aperto dalla monarchia hashemita, soprattutto dopo quanto riportato ieri dal portavoce dell’esercito giordano su Jordan Tv: il giovane sarebbe stato giustiziato un mese fa, il 3 gennaio. Dopo giorni di silenzio è lo Stato Islamico a...