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Enologia della liberazione sull’isola-carcere

Enologia della liberazione sull’isola-carcereDetenuti al lavoro sull'isola di Gorgona – Studio Klaus Davi

Riserva speciale Lamberto Frescobaldi, produttore di vino di qualità, racconta come si vive, si lavora e si produce nel penitenziario di Gorgona. A partire dalla vigna da cui oggi provengono bottiglie vendute a 50 euro l’una

Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 8 febbraio 2014
Mattina stordita dal vento forte e da una pioggia acuminata. Il pensiero passa improvviso per la testa, strappandoti un sorriso nascosto nel bavero del cappotto: qui, al porto di Livorno, davanti a un mare irrequieto, non sei in attesa di una riposta. Ma di una sentenza. Perché tra poco, dalla sede dei traghetti della Toremar, uscirà un ufficiale nei panni del giudice, e ti dirà se puoi partire verso l’isola di Gorgona, Casa di reclusione maschile. Insieme a te, una piccola troupe della Rai, tre giornalisti italiani, una giornalista francese, e un signore alto, elegante, capelli radi. Di nome fa...

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