Politica
Liste, quote e altri guai. Renzi ha il caso Orlando. Leu ’convince’ i ribelli
Verso il voto 2018 Oggi incontro fra il leader e il ministro, lite sul numero dei posti Ex Pd: in Sardegna, Sicilia e Abruzzo restano i nomi decisi a Roma. Anche Bersani ammette con i suoi: «In qualche caso sono state fatte cose che urtano il buon senso»
Il presidente del senato Piero Grasso
Verso il voto 2018 Oggi incontro fra il leader e il ministro, lite sul numero dei posti Ex Pd: in Sardegna, Sicilia e Abruzzo restano i nomi decisi a Roma. Anche Bersani ammette con i suoi: «In qualche caso sono state fatte cose che urtano il buon senso»
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 25 gennaio 2018
All’ora di pranzo, un dialogo fitto fra Andrea Orlando e Gianni Cuperlo su un divano di un Transatlantico semideserto. La grana delle liste è scoppiata: Renzi ha promesso di «rispettare le minoranze», le minoranze ci avevano creduto: sbagliato. Orlando dice ai cronisti: «Sono assolutamente convinto che il segretario del partito manterrà le indicazioni e i criteri che ha dato all’ultima direzione nazionale». Una certezza esagerata che in politichese significa il contrario. DALLA MATTINA RENZI è chiuso nella sua stanza al Nazareno. Con lui Lotti, Guerini, Martina, Fassino e Rosato. Il termine delle liste scade lunedì 29 a mezzanotte, domani la...