Internazionale
«L’Italia autorizza al Sisi a torturare e uccidere noi egiziani»
Egitto Dolore e rabbia tra gli attivisti, mentre i vertici dello Stato festeggiano per il ritorno dell'ambasciatore italiano: «Siamo sempre più convinti dello slogan lanciato nel febbraio 2016: Giulio è uno di noi»
Egitto Dolore e rabbia tra gli attivisti, mentre i vertici dello Stato festeggiano per il ritorno dell'ambasciatore italiano: «Siamo sempre più convinti dello slogan lanciato nel febbraio 2016: Giulio è uno di noi»
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 17 agosto 2017
«Il caso è chiuso», ha titolato ieri il quotidiano liberale Al-Wafd parlando del caso Regeni e del ritorno dell’ambasciatore italiano. È in sostanza il tono di molta della stampa egiziana in questi giorni. Anche se resta ancora sconosciuto il contenuto dei documenti inviati a Roma dalla procura egiziana e le indagini devono accertare tutto o quasi sulla dinamica, il movente e i responsabili dell’uccisione di Giulio, in Egitto le autorità hanno accolto la notizia in modo trionfale. «Una grande vittoria diplomatica dell’Egitto», esultano molti partiti dell’arco parlamentare (praticamente tutti pro-Sisi). Secondo il Partito dei Liberi Egiziani, fondato dal magnate dell’economia...