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L’Italia e l’Europa non hanno bisogno di gas ma di svolte verdi in economia e politica
Energia Dopo Parigi, l’Europa predica bene e razzola male. Rinvia scelte di fondo (smantellamento del nucleare, energie pulite) e non discute sui sussidi ai fossili. L’incidente a Baumgarten insegna che va aumentata del 30%, entro il 2030, l’efficienza energetica e diminuto del 40% il gas. Non lo dice Greenpeace ma la Commissione
Energia Dopo Parigi, l’Europa predica bene e razzola male. Rinvia scelte di fondo (smantellamento del nucleare, energie pulite) e non discute sui sussidi ai fossili. L’incidente a Baumgarten insegna che va aumentata del 30%, entro il 2030, l’efficienza energetica e diminuto del 40% il gas. Non lo dice Greenpeace ma la Commissione
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 14 dicembre 2017
Alla vigilia di una campagna elettorale e in presenza di un dibattito mediatico poco attenti ai problemi e alle opportunità creati da un clima sempre più sregolato, due recenti avvenimenti sono all’attenzione delle cronache internazionali. Il primo è il One Plant Summit di Parigi voluto da Macron sui finanziamenti per il clima, a due anni dall’accordo della COP21 e a poche settimane dalla conclusione inconcludente della COP23 a Bonn; il secondo è l’esplosione a Baumgarten che ha provocato qualche anomalia sul flusso di gas verso l’Italia, ma che soprattutto ha dimostrato ancora una volta che la dipendenza dai combustibili fossili...