Lavoro
L’Italia è una repubblica fondata sui voucher
Inps Il lavoro a scontrino, o "buoni lavoro", cresce a dismisura. In un solo anno: +67%. In aumento anche i contratti a tempo indeterminato (oltre 500 mila), ma la maggior parte sono trasformazioni e non nuove attivazioni. Per Renzi è la prova dell'inutilità delle polemiche sul Jobs Act. In realtà non capisce i numeri e twitta a caso
Inps Il lavoro a scontrino, o "buoni lavoro", cresce a dismisura. In un solo anno: +67%. In aumento anche i contratti a tempo indeterminato (oltre 500 mila), ma la maggior parte sono trasformazioni e non nuove attivazioni. Per Renzi è la prova dell'inutilità delle polemiche sul Jobs Act. In realtà non capisce i numeri e twitta a caso
Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 20 gennaio 2016
L’Inps attesta il boom dei voucher, l’ultima frontiera del precariato in Italia. Per l’Osservatorio sul precariato tra gennaio e novembre del 2015 i «buoni lavoro», detti anche «lavoro a scontrino» da 10 euro di valore nominale sono aumentati del 67,5%, oltre i 102 milioni, con punte del +97% in Sicilia. Servono a pagare gli stagionali dell’agricoltura, camerieri, baby sitter, giardinieri e colf. Per legge non possono percepire dai loro committenti più di 7mila euro all’anno. La soglia è stata aumentata dalla legge Fornero (da 5 a 7 mila). Oggi, questo “buono lavoro” costituisce la forma prevalente per il lavoro precario...