Italia

L’Italia, impotenza coloniale

L’Italia, impotenza colonialeRoma, febbraio 2024, il ministro Crosetto riconsegna al premier etiope Abiy Ahmed «Tsehay», aereo intitolato alla figlia dell'imperatore Selassié – Ministero della Difesa

5 maggio Il 5 maggio ricorre sia l’inizio che la fine, cinque anni dopo, dell’occupazione fascista in Etiopia. Tema da sempre tabù nel nostro paese. Più che mai oggi, grazie anche alla retorica del Piano Mattei. Un’altra occasione persa per rimuovere gli scheletri dall’armadio è stata la riconsegna del primo aereo costruito nel paese africano, che all’epoca fu «requisito» dagli italiani

Pubblicato 7 mesi faEdizione del 5 maggio 2024
Accordi, scambi commerciali, viaggi, incontri, ma di riconoscere un passato comune, spesso violento e di sfruttamento, lo stato italiano non ne ha proprio voglia. Il nostro rapporto con le ex colonie continua a essere problematico, irrisolto, ma soprattutto volutamente omesso. Eppure le occasioni e le date non mancherebbero, come oggi, 5 maggio, il giorno che ricorda l’inizio dell’occupazione italiana dell’Etiopia (1936) e il ritorno dell’imperatore Hailé Selassié, lo stesso giorno solo cinque anni dopo. In Etiopia è festa nazionale, «Giorno della vittoria dei patrioti etiopi», anche detto Meyazia 27. Dal basso, qualcosa, piano piano si sta muovendo, con le celebrazioni...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi