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L’Italia sul Ponte, sospesa sul passato che non passa
Teatro dell'opera All'inaugurazione del nuovo ponte, l’Italia si mostra in tutta la sua presente ambivalenza, intreccio di positivo e negativo, volontà e velleità, bisogno di andar oltre e condanna a ripetersi.
Inaugurazione del Ponte San Giorgio – lapresse
Teatro dell'opera All'inaugurazione del nuovo ponte, l’Italia si mostra in tutta la sua presente ambivalenza, intreccio di positivo e negativo, volontà e velleità, bisogno di andar oltre e condanna a ripetersi.
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 5 agosto 2020
Meglio l’arcobaleno che congiunge il ponte San Giorgio da un capo all’altro, delle frecce tricolori che lo tagliano trasversalmente. Meglio il semicerchio iridato che parla di pace, delle strisce di fumo rettilinee dei colori nazionali tracciate da macchine da guerra. A Genova la natura fa meglio degli uomini, sul piano del simbolico, nel giorno in cui, come più non si potrebbe, l’Italia si mostra in tutta la sua presente ambivalenza, intreccio di positivo e negativo, volontà e velleità, bisogno di andar oltre e condanna a ripetersi. Due Italie non separate tra loro in un prima e un dopo distinti e...