Cultura

L’itineranza, tra pellegrinaggio e avventura cavalleresca

L’itineranza, tra pellegrinaggio e avventura cavallerescaJean de Mandeville, «Voyages»

Vita nomade Un percorso di lettura sul viaggio nel Medioevo a partire dai volumi "Homo viator. Il pellegrinaggio medievale si intitola una bella sintesi di Franco Cardini e Luigi Russo (La Vela); "Una gioiosa baldanza. Immagini, modelli e lessico della giovinezza guerriera nelle letterature galloromanze dei secoli XI-XIII" di Mauro Azzolini (Edizioni dell’Orso) e "Floriant e Florete", nell’edizione critica con traduzione italiana a cura di Mariateresa Prota (Edizioni dell’Orso)

Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 23 gennaio 2020
Homo viator è espressione che indica la dimensione peregrinante dell’umanità. Può essere un percorso interiore, ma spesso e prima di tutto è un percorso fisico. Bruce Chatwin reputava che l’itineranza, la vita nomade fossero la condizione primigenia degli esseri umani, nonché un richiamo ancora forte per gli stanziali. Homo viator. Il pellegrinaggio medievale si intitola una bella sintesi di Franco Cardini e Luigi Russo (La Vela, pp. 280, euro 16). NEL MEDIOEVO, come in altre epoche d’altronde, si viaggiava per mille ragioni: però il pellegrino era visto come il viaggiatore per eccellenza, in quanto metafora incarnata della condizione umana. Si...

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