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Lizzani, vocazione testimone

Lizzani, vocazione testimone

Maestri del cinema Dieci anni fa moriva il regista romano: da Rossellini a «Appia antica», una carriera sterminata

Pubblicato più di un anno faEdizione del 29 luglio 2023
Nessun altro regista italiano ha avuto come Carlo Lizzani la vocazione del testimone, di chi ha vissuto al presente la storia del cinema e della società e può dire: «Io c’ero». Giovanissimo, comincia a scrivere su Roma Fascista, il settimanale del Guf di Roma, che ha sede al quinto piano di Palazzo Braschi ed è dotato delle attrezzature tecniche per passare dalla teoria alla pratica. Nel marzo ’42 Carlo non esita a scrivere a Cesare Zavattini su carta intestata del Guf per mettergli a disposizione operatori, macchina da presa, pellicola per realizzare a 16mm Un minuto di cinema, l’audace soggetto...

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