Alias Domenica
ll capolavoro, malinconia dell’opera d’arte
Hans Belting, "Il capolavoro invisibile. Il mito moderno dell’arte", Carocci Partendo dal celebre racconto di Balzac, lo storico dell'arte tedesco si chiede qual è lo statuto in base a cui un’opera sovrasta le altre: tutto inizia con l’idea moderna di «museo»...
Marcel Broodthaers, "Mademoiselle Rivière e Monsieur Bertin", 1975, Londra, Tate Modern
Hans Belting, "Il capolavoro invisibile. Il mito moderno dell’arte", Carocci Partendo dal celebre racconto di Balzac, lo storico dell'arte tedesco si chiede qual è lo statuto in base a cui un’opera sovrasta le altre: tutto inizia con l’idea moderna di «museo»...
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 10 marzo 2019
Che cos’è un «capolavoro»? Da quali fattori dipende il giudizio che permette a un’opera, sia essa letteraria, artistica o musicale, di diventare un capolavoro? È un giudizio puramente contingente e, come tale, ci si deve aspettare che muti col mutare del gusto? E chi lo stabilisce che cosa sia un capolavoro? Nel Vocabolario Nomenclatore di Palmiro Premoli, pubblicato nel lontano 1912 ma ancora assai utile per indagare i meandri della lingua, sotto la voce «opera» si incontrano varie definizioni. Tra esse anche quella di capolavoro: «Capo d’opera, capolavoro, la più perfetta opera d’un autore; opera, nel suo genere, eccellente, unica:...