Cultura
Lo scatto dell’allucinazione
Intervista Il fotografo Gérald Bruneau ha in corso una mostra a Roma presso la galleria Giacomo Guidi, dedicata a «Andy Warhol’s dust». Una vita tra la Factory pop e Timothy Leary alla ricerca dell'effetto parossistico. «Sfrutto la mia capacità di immedesimarmi in contesti anche improbabili»
Gérald Bruneau, la casa di Andy Warhol (1987) – courtesy l'artista e Giacomo Guidi
Intervista Il fotografo Gérald Bruneau ha in corso una mostra a Roma presso la galleria Giacomo Guidi, dedicata a «Andy Warhol’s dust». Una vita tra la Factory pop e Timothy Leary alla ricerca dell'effetto parossistico. «Sfrutto la mia capacità di immedesimarmi in contesti anche improbabili»
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 15 luglio 2015
«Sono nato nel 1947 a Monte Carlo, un non luogo. Nel senso che è luogo da sogno – lirico – che esiste solo nell’immaginazione delle persone», afferma Gérald Bruneau. Del fotografo, attuale compagno di Adriana Faranda, noto per i ritratti che ha pubblicato dagli anni Settanta su testate quali Washington Post, Time Magazine, Newsweek, Le Figaro, Le Monde, Vanity Fair, è in corso alla galleria Giacomo Guidi di Roma la mostra Andy Warhol’s dust (fino al 30 agosto), curata da Agnieszka Zakrzewicz. Scatti che raccontano il rapporto tra il fotografo e il re della Pop Art, a partire dal 1978-80,...