Politica

Lo scontro forzato di Poletti

Lo scontro forzato di PolettiIl ministro del Lavoro, Giuliano Poletti

Colloquio con l'autore del Jobs act «Art. 18, l’accelerazione di Renzi dovuta alla crisi». «Rimane il reintegro in caso di discriminazione Alla segreteria del Pd del 29 andrei volentieri, spero di essere invitato»

Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 21 settembre 2014
Da buon «cooperatore» non ama gli scontri, Giuliano Poletti. Preferisce di gran lunga «trovare le soluzioni», come ha fatto nella sua prima vita in cui da amico di Bersani si è inventato il compromesso storico fra le sue coop rosse e quelle bianche per rilanciare il mutualismo ai tempi della crisi. Il suo proverbiale pragmatismo emiliano-romagnolo però ora dovrà essere messo da parte per portare avanti la sua «seconda vita», quella da ministro del governo Renzi. Perché anche lui è ormai consapevole che «lo scontro» con i sindacati ci sarà. Sull’articolo 18 «l’accelerazione di Renzi è dovuta anche alla mancata...

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