Cultura
Lo sfondo politico dell’emancipazione dalla subalternità
SCAFFALE A partire dal volume di Raul Mordenti «De Sanctis, Gramsci e i pro-nipotini di padre Bresciani» (Bordeaux)
Gli occhiali di Antonio Gramsci conservati nel museo di Ghilarza
SCAFFALE A partire dal volume di Raul Mordenti «De Sanctis, Gramsci e i pro-nipotini di padre Bresciani» (Bordeaux)
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 16 gennaio 2020
Nei suoi scritti Gramsci usa spesso l’espressione «i nipotini di padre Bresciani». Questi era Antonio Bresciani (1798-1862), uno scrittore, gesuita, antiliberale e antiromantico, autore di alcuni romanzi storici, uno dei quali, L’ebreo di Verona. Racconto storico dall’anno 1846 al 1849, ristampato nel 1851, era stato stroncato da Francesco De Sanctis. La stroncatura aveva origine dall’uso di tesi illiberali da parte dell’autore del libro e dal fatto che povertà artistica e debolezza umana fossero, in Bresciani, la stessa cosa. Quindi è De Sanctis a suggerire a Gramsci l’uso della categoria del «brescianesimo» per indicare una tendenza tipica della letteratura italiana e...