Politica

Lo sguardo della Corte sul parlamento

Lo sguardo della Corte sul parlamentoLa camera dei deputati

Legge elettorale Per l'«armonizzazione» raccomandata dalla Consulta, le camere hanno davanti un lavoro non breve. Con il rischio di nuovi ricorsi. L'avvocato Besostri spiega che le motivazioni della Corte costituzionale sono «un manuale per i giudici dei tribunali». Il comitato del No lancia una petizione per la rinuncia ai premi di maggioranza

Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 11 febbraio 2017
Le motivazioni della Corte costituzionale ora ci sono, ma bisogna aspettare le (eventuali) decisioni della direzione del Pd del 13 febbraio. E così solo martedì prossimo la commissione affari costituzionali della camera deciderà come procedere per «armonizzare» le leggi elettorali. Le proposte abbondano, sono già 18 e altre si annunciano. Quasi tutte sono correzioni di precedenti proposte, l’indecisione è massima e non potrebbe essere altrimenti visto che il Pd primo partito – incassata con indifferenza la bocciatura costituzionale dell’Italicum – ha prima lanciato una soluzione (il Mattarellum) e poi l’ha fatta sparire. Così è impossibile che la commissione possa concludere...

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