Visioni
Lo sguardo diverso di Antonietta De Lillo
Intervista La regista napoletana parla del suo ultimo lavoro, La pazza della porta accanto su Alda Merini, mentre il Bergamo Film Meeting gli dedica una retrospettiva
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Intervista La regista napoletana parla del suo ultimo lavoro, La pazza della porta accanto su Alda Merini, mentre il Bergamo Film Meeting gli dedica una retrospettiva
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 12 marzo 2014Edizione 12.03.2014
«Non ho scelto di fare questo mestiere, in qualche modo mi sono lasciata trasportare dagli eventi, dalle combinazioni della vita… E mi sono ritrovata a fare forse il più bel lavoro possibile, quello di immaginare mondi diversi, cercando di dar loro una forma e un senso». Così Antonietta De Lillo sintetizza come meglio non si potrebbe il suo percorso artistico, professionale, esistenziale e anche morale. Si, perché la regista, fotografa e produttrice napoletana è una figura anomala nel panorama cinematografico italiano proprio per la sua capacità/vocazione a rendere corpo unico forma e contenuto, sperimentazione e racconto, opzioni tecniche e sguardo...