Cultura
Lo spazio vivente delle architette
Intervista Parla Maristella Casciato, docente e consulente scientifica per la mostra appena apertasi al Maxxi «Good News. Donne in architettura». «Nel caso delle coppie di progettisti in cui sono presenti i due generi, la vera battaglia è stata quella che le donne hanno combattuto per difendere il loro privato rispetto all’aggressività del mondo del lavoro in generale»
Benedetta Tagliabue, Spanish Pavilion, 2010, World Expo Shanghai. Credit: Shen Zhonghai, Courtesy of architect Benedetta Tagliabue – Miralles Tagliabue Embt
Intervista Parla Maristella Casciato, docente e consulente scientifica per la mostra appena apertasi al Maxxi «Good News. Donne in architettura». «Nel caso delle coppie di progettisti in cui sono presenti i due generi, la vera battaglia è stata quella che le donne hanno combattuto per difendere il loro privato rispetto all’aggressività del mondo del lavoro in generale»
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 2 gennaio 2022
«A partire dall’ultimo quarto del XIX secolo, la strada percorsa dalle donne nel campo dell’architettura per raggiungere una giusta emancipazione e riconoscibilità in un universo di fatto maschile non solo è stata lunga, ma anche segnata da momenti storici e professionali diversi. Le prime progettiste lavorarono per far sentire la presenza di una voce femminile nel settore, dal secondo dopoguerra si sono sempre più potentemente imposte come leader. Non più voci isolate ma componenti significative della professione». A Maristella Casciato, cui si deve la consulenza scientifica delle ricerche per la mostra apertasi al Maxxi Good News. Donne in architettura (fino...