Cultura

Lo spessore perduto

Scaffale «Abbacinante. Il corpo» dello scrittore rumeno Mircea Cartarescu, edito da Voland, secondo libro di una trilogia che terminerà in gennaio con l'ultima uscita

Se il mondo fosse schiacciato, su un piano infinito che non concede fughe, «la terza dimensione sarebbe inimmaginabile per i nostri cervelli di carta». Ecco perché, scrive Mircea Cartarescu, i personaggi in una fotografia sono immobili, rigidi, non tentano fughe e non hanno fiato. Anche nell’edificio della letteratura, quasi sempre, è così. Ma nella letteratura capita che anche nel più maldestro dei romanzi, una figura prenda a muoversi e fuoriesca, definendo o rovinando un intero immaginario, «là fuori, dove noi lettori ci sentiamo al sicuro». Ma in una fotografia, no. La possiamo riprodurre, tagliare e incollare, ma il nesso che...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi