Politica
Lo spettro del «correntone». Su Cuperlo alla presidenza la sinistra già si divide
Democrack L'ex candidato non vuole accettare, pressing per il sì dei giovani turchi. Ma non è uno scontro per una poltrona, si gioca il futuro dell'opposizione interna. Orfini: metà dei nostri ha votato Renzi ed ora ci chiede di non logorarlo
Gianni Cuperlo, uno dei due sconfitti alle primarie Pd
Democrack L'ex candidato non vuole accettare, pressing per il sì dei giovani turchi. Ma non è uno scontro per una poltrona, si gioca il futuro dell'opposizione interna. Orfini: metà dei nostri ha votato Renzi ed ora ci chiede di non logorarlo
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 12 dicembre 2013
È bastato solo nominarlo, lo spettro del «correntone», l’album di ricordi del terzo congresso Ds, il paragone perfetto e terribile con una sinistra-insalata. C’erano Veltroni Folena Mussi Cofferati e Berlinguer Giovanni, e Melandri Giovanna. Una minoranza con vocazione maggioritaria che criticava Blair e predicava un nuovo socialismo – quello che fa oggi Cuperlo – e però finiva a ranghi ridotti, al congresso successivo, a non aderire al Pd e fuoriuscire via come un rivolo: ruscello, da correntone che era. È bastato evocare quel destino di sconfitta che i più giovani della sinistra Pd – giovani quindi di buona memoria –...