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Lo spettro dell’89 e la crisi dell’Ucraina negli assetti dell’est europeo
Una Europa di pace, sicura a Est e a Ovest, è il nocciolo della questione che non si può ignorare. Come ridisegnare gli accordi di Minsk del 2015 resta problema aperto
Carri armati russi nella regione di Leningrado – Ap
Una Europa di pace, sicura a Est e a Ovest, è il nocciolo della questione che non si può ignorare. Come ridisegnare gli accordi di Minsk del 2015 resta problema aperto
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 26 febbraio 2022
Lo spettro del 1989 si aggira per l’Europa. Questa volta ha il volto della guerra. Per la verità, quel fantasma ha continuato ad aggirarsi per il vecchio continente pure negli ultimi trent’anni. Il problema è che le diplomazie hanno fatto finta di non vederlo. Rimanevano infatti irrisolti i temi del nuovo assetto mondiale e dei nuovi confini dell’Est europeo seguiti a quell’anno cruciale. In una sbornia da successo, Helmut Kohl e George H. W. Bush hanno ignorato la questione paghi dell’implosione di Mosca e dell’impero sovietico, oltre che della caduta del Muro di Berlino. Scelsero come interlocutore Boris Eltsin e...