Internazionale
Lo spettro di Ben Ali e la mancata transizione tunisina
Tunisia Il paese ancora preda della crisi economica, delle partenze attraverso il Mediterraneo e di politici nostalgici della dittatura. E le istituzioni frenano il processo di giustizia transizionale riassunto in oltre 60mila casi di abusi documentati
Abir Moussi, presidente del Parti destourien libre – Ap
Tunisia Il paese ancora preda della crisi economica, delle partenze attraverso il Mediterraneo e di politici nostalgici della dittatura. E le istituzioni frenano il processo di giustizia transizionale riassunto in oltre 60mila casi di abusi documentati
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 25 ottobre 2020
A meno di due mesi dalla caduta del presidente autoritario Zine El-Abidine Ben Ali, l’avvocata Abir Moussi si trovava di fronte al tribunale di Tunisi per sventare lo scioglimento del Raggruppamento costituzionale democratico. Era il 2 marzo 2011 e Moussi, originaria di Jemmal, fu la sola ad avere accettato il ruolo di difensora dell’allora partito egemone in Tunisia. Il Paese in quei giorni aveva terminato la primissima fase di transizione democratica, la cosiddetta Rivoluzione dei gelsomini era nel pieno della sua mobilitazione e da lì a qualche mese si sarebbero tenute le prime elezioni libere che avrebbero portato alla promulgazione...