Internazionale
Lo «spirito di Hiroshima» tradito dall’ipocrisia di Abe
1945-2020 Cerimonia ridotta, causa pandemia, a 75 anni dal lancio della prima atomica sul Giappone. Il sindaco della città torna a premere sul governo affinché ratifichi il Trattato per la proibizione delle armi nucleari
Il primo ministro giapponese Shinzo Abe ieri all’Hiroshima Peace Memorial – Ap
1945-2020 Cerimonia ridotta, causa pandemia, a 75 anni dal lancio della prima atomica sul Giappone. Il sindaco della città torna a premere sul governo affinché ratifichi il Trattato per la proibizione delle armi nucleari
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 7 agosto 2020
Nella giornata di ieri, 6 agosto, il Giappone ha commemorato a Hiroshima il 75° anniversario del primo attacco nucleare nella storia dell’umanità. Alle 8:15 del 6 agosto 1945 esplodeva sui cieli della città portuale giapponese la bomba nucleare «Little Boy», sganciata dall’aviazione statunitense. Tre giorni dopo, un secondo ordigno colpì la città di Nagasaki, costringendo il Giappone alla resa nel secondo conflitto mondiale. Le due bombe causarono oltre 200mila morti. I superstiti, in giapponese «hibakusha», dagli anni Cinquanta sono impegnati in campagne per il disarmo nucleare. Secondo i dati del ministero della Salute giapponese, a marzo 2020 si contavano 136.682...