Economia
Lo spread è la legge dei ricchi contro i poveri
Austerità La differenza della spesa tra imprenditori e operai è stata di oltre 1.100 euro al mese. Ma i più penalizzati sono i lavoratori «in proprio». Cresce anche il divario nord-sud: tra Sicilia e Trentino il gap è di 1.300 euro. Il 2012 è stato l’anno peggiore dal ’97. Più del 60% dei nuclei familiari compra al discount, meno generi alimentari e più scadenti
Austerità La differenza della spesa tra imprenditori e operai è stata di oltre 1.100 euro al mese. Ma i più penalizzati sono i lavoratori «in proprio». Cresce anche il divario nord-sud: tra Sicilia e Trentino il gap è di 1.300 euro. Il 2012 è stato l’anno peggiore dal ’97. Più del 60% dei nuclei familiari compra al discount, meno generi alimentari e più scadenti
Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 6 luglio 2013
L’unico spread calcolato fino ad oggi è stato quello tra il rendimento dei Bund tedeschi e quello dei Btp, i Buoni del tesoro poliennali italiani di durata decennale. Nel suo nome si sono cambiati governi e maggioranze politiche come calzini. Da quando l’ex presidente del consiglio Monti e i suoi protettori politici l’hanno reso universalmente noto, sono stati in pochi a capire che dietro il loro vangelo quotidiano si nascondeva l’ indice che misura la lotta di classe dei ricchi contro i poveri. O meglio, visto che le categorie di «ricco» e di «povero» devono essere contestualizzate in una società...