Europa
Lo stallo dell’Unione
Ue Juncker melanconico cerca di curare la «crisi esistenziale» dell'Europa. Basterà l'«agenda positiva», con deboli iniziative in economia, in ritirata strategica sulle quote di rifugiati e che punta tutto sulla «sicurezza»?
Juncker si allontana dopo il discorso annuale sullo stato Unione Europea – LaPresse
Ue Juncker melanconico cerca di curare la «crisi esistenziale» dell'Europa. Basterà l'«agenda positiva», con deboli iniziative in economia, in ritirata strategica sulle quote di rifugiati e che punta tutto sulla «sicurezza»?
Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 15 settembre 2016
Anna Maria MerloPARIGI
L’Europa melanconica si guarda allo specchio che le rimanda un’immagine di stallo, di impotenza. Jean-Claude Juncker, presidente di una Commissione ancora più indebolita dalla Brexit, dopo un anno di tensioni tra est e ovest sui rifugiati e tra nord e sud sulla crisi economica, nel discorso sullo stato dell’Unione di fronte all’Europarlamento ha cercato di opporre una blanda «agenda positiva» alla disaffezione crescente dei cittadini e alle derive nazionaliste sfruttate dalle forze politiche anti-europee. A differenza di un anno fa, ha evitato con cura di mettere sotto accusa gli stati recalcitranti (sull’accoglienza dei rifugiati) e si è limitato a ricordare...