Alias Domenica
Lo stilista nascosto di Cangrande della Scala
Novità su Dante L’impronta dantesca nell’epistola del 1312 che il condottiero veronese inviò al neoeletto Enrico VII
Statua equestre di Cangrande della Scala, allestimento di Carlo Scarpa, Verona, Museo di Castelvecchio, 1959 -1973
Novità su Dante L’impronta dantesca nell’epistola del 1312 che il condottiero veronese inviò al neoeletto Enrico VII
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 16 settembre 2018
Ci voleva il fiuto da segugio di Gian Paolo Marchi, italianista emerito dell’università di Verona, per mettere i cacciatori sulla pista giusta. Il 13 novembre 2004, durante la seduta della locale Accademia di Agricoltura, Scienze e Lettere, Marchi dava lettura di un’importante comunicazione intitolata Dante e Petrarca nella Verona scaligera. Muovendo da pochi ma preziosi cenni della fluviale bibliografia dantesca, additava ai convenuti una lettera che nell’agosto del 1312 Cangrande della Scala aveva inviato al novello imperatore Enrico VII denunciando i gravi dissensi sorti in seno alla pars Imperii: Filippo d’Acaia, nipote dell’imperatore e vicario imperiale di Pavia, Vercelli e...