Cultura

Lo straniamento sconfina a volte nella rivelazione

Lo straniamento sconfina a volte nella rivelazioneUn'opera della serie Strangers dell'artista sudafricano Jacques Viljoen

Poesia "Spore", una raccolta di Angelo Gaccione pubblicata da Interlinea e introdotta da due brevi ma precisi e partecipati testi di Alessandro Zaccuri e Lella Costa. Nelle sessantasei poesie, tutte senza titolo bensì solo numerate, i riferimenti al sacro sono espliciti

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 3 giugno 2020
Una vena sapienziale, è stato detto, attraversa la poesia di Angelo Gaccione, figura importante del nostro panorama culturale, una tensione etica prossima al proverbio; e questo è quanto mai vero nella sua ultima, recentissima raccolta, Spore (Interlinea, pp. 88, euro 12) introdotta da due brevi ma precisi e partecipati testi di Alessandro Zaccuri e Lella Costa. Zaccuri definisce quello allestito da Gaccione «un teatro sacro e profano assieme»: un teatro nel quale «non c’è figura e non c’è situazione che non venga presa ’per il verso giusto’, con effetti di straniamento che sconfinano non di rado nella rivelazione». Molta vita,...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi