Alias Domenica
Lo strappo di Maurice Blanchot
Dal Novecento francese A pochi mesi dall’adesione alle proteste contro la guerra di Algeria, lo scrittore e critico raccoglie le «Ricerche» apparse sulla NRF e vi aggiunge i suoi i racconti: «Il libro a venire», dal Saggiatore
Jean Fautrier, «Lignes Colorées», 1958
Dal Novecento francese A pochi mesi dall’adesione alle proteste contro la guerra di Algeria, lo scrittore e critico raccoglie le «Ricerche» apparse sulla NRF e vi aggiunge i suoi i racconti: «Il libro a venire», dal Saggiatore
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 29 dicembre 2019
Quel peculiare intrico di discussione letteraria, problematizzazione filosofica, riflessione politica che ricorre negli scritti di Maurice Blanchot si inaugura nella sua quarta raccolta di articoli, forse la più avvincente e carica di influenze prima dei grandi lavori apertamente filosofici editi a partire dalla fine degli anni Sessanta, Il libro a venire (traduzione di Guido Ceronetti e Guido Neri, il Saggiatore, pp. 287, € 27,00) già pressoché introvabile a ridosso della sua prima uscita da Einaudi, mezzo secolo fa. «Nell’esplosione dell’universo di cui facciamo esperienza, prodigio! i pezzi che precipitano hanno vita»: è sotto il segno di questo verso di René...