Visioni

Lo stregone dell’Etna

Lo stregone dell’EtnaFranco Battiato e Giuni Russo

Musica e dintorni Un ricordo di Franco Battiato e una 'piccola censura'...

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 19 maggio 2021
Sono stato «censurato» da Franco Battiato. Qualche anno fa, per un testo che doveva accompagnare la pubblicazione postuma di una inedita antologia di Giuni Russo, lo avevo chiamato Lo «stregone» dell’Etna. Non gradì quelle parole, e il mio testo saltò. Amen. Oggi però quella definizione mi torna: il senso di quella «stregoneria» è stato lo sforzo davvero «prometeico» di rendere cantabile e godibile da tutti quel grumo di radici che albergano, scavano e fioriscono in tutti i figli del 900. Forse perfino più della passione per il Sufi, Gurdjeff, i culti tibetani, che pure hanno impregnato la sua vita.

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi