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Lo zero alchemico del linguaggio

Lo zero alchemico del linguaggioFrancis Picabia, «Tableau rastadada», 1920

Centenari L'anniversario del dadaismo investe la città di Zurigo con una serie di mostre ed eventi che dureranno fino all'estate. Si va dalla ricostruzione del progetto mai concluso di Tzara (aveva chiesto a cinquanta artisti, scrittori e poeti di inviare una fotografia, uno scritto, disegno o collage) ai rapporti con le culture extraeuropee

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 26 marzo 2016
Che Dada non sia stato solo un movimento artistico è il merito più rilevante che si ricava dalle mostre che Zurigo ha allestito per celebrarne il centenario della nascita: al Landesmuseum Dada Universal, al Museum Rietberg Dada Afrika e al Kunsthaus Dadoglobe Reconstructed, in attesa che arrivi a giugno la retrospettiva su Francis Picabia. D’altronde fu lo stesso Hugo Ball, il fondatore, con la sua compagna Emmy Hennings,  i suoi amici della prima ora, Tristan Zara, Hans Arp, Marcel Janco, Max Oppenheimer, del Voltaire, il cabaret letterario dadaista aperto sulla Spiegelgasse il 5 febbraio, a dichiarare: «il dadaista non crede...

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