Cultura

L’oblio è sempre estremo

L’oblio è sempre estremoJonas Hassen Khemiri

Intervista Parla lo scrittore svedese-tunisino Jonas Hassen Khemiri, ospite a Milano al festival di cultura nordica I Boreali giovedì 2 febbraio. «Samuel, col suo terrore che la vita gli scorra via tra le dita senza lasciare nulla, era un personaggio perfetto per un mio romanzo»

Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 1 febbraio 2017
Da piccolo a scuola lo chiamano «Måsen», il gabbiano, per il colore della sua pelle, bianca e nera allo stesso tempo. Ha padre nordafricano e madre svedese. Il suo nome – Samuel – l’ha scelto il padre, ben sapendo come si comportano i proprietari di casa e i datori di lavoro davanti ai nomi stranieri «che cominciano con “h” e richiedono due schiarite di gola che partono dallo stomaco per essere pronunciati». Adesso ha una laurea in Scienze politiche e un lavoro all’Agenzia nazionale per l’immigrazione a Stoccolma. Ma ciò che continua a fare di lui una persona speciale è...

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