Alias Domenica
Lobo Antunes, stranieri in terra straniera, e intorno tutto precipita
Una ricca famiglia di coloni angolani di ascendenza portoghese viene travolta dalla guerra civile, in una prosa che mostra passaggi dove punteggiatura e nessi logici mimano il tracollo: «Lo splendore del Portogallo», da Feltrinelli
Leonor Antunes, Alterated climbing form, foto di Alessia Ballabio
Una ricca famiglia di coloni angolani di ascendenza portoghese viene travolta dalla guerra civile, in una prosa che mostra passaggi dove punteggiatura e nessi logici mimano il tracollo: «Lo splendore del Portogallo», da Feltrinelli
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 19 maggio 2019
Nel 1975, dopo una guerra coloniale durata tredici anni, l’Angola ottenne l’indipendenza dal Portogallo; ma il conflitto civile che ne seguì fu, se possibile, ancora più tragico e sicuramente più lungo: finì, infatti, solo nel 2002, contando 500.000 morti e 1 milione circa di sfollati. Continuamente rinfocolata dagli ex movimenti indipendentisti in lotta per la supremazia, la guerra non era ancora finita quando António Lobo Antunes scrisse Lo splendore del Portogallo (riedito ora da Feltrinelli, nella bellissima traduzione di Rita Desti, pp. 416, euro 32,00). Era il 1997, e la pressione di una contingenza così drammatica fece sì che la...