Visioni

L’occhio astratto di Wiseman

L’occhio astratto di Wiseman/var/www/vhosts/ilmanifesto.co/ems/data/wordpress/wp content/uploads/2014/05/17/REMBRANDT RIHEL

Cannes 67 Ambientato tra le mura del museo londinese, «National gallery» il film che il regista presenta alla Quinzaine, va oltre la contemplazione di un dipinto, ma indaga curioso sul pensiero umano

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 18 maggio 2014
Tre mesi di riprese quotidiane in un microcosmo circoscritto. Quando possibile, anche il sabato e la domenica. Per circa dodici ore a giorno. Centosettanta/duecento ore di girato in cui scoprire un film, lentamente, ma con precisione inaudita, una volta arrivati al montaggio. «Il metodo» di Fred Wiseman è (in apparenza) semplice e ormai consolidato. Si permette poche variazioni. Ogni film il viaggio in un pianeta diverso. Dopo la più mitica università pubblica del mondo (che nel suo magnifico At Berkeley diventava avvincente, commoventissima, metafora di un’utopia americana), uno dei suoi musei più ricchi e belli. Da un campus californiano a...

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