Alias
L’occhio che uccide, quella sera al cineforum
Cartelli di strada Non se ne poteva nominare uno senza pensare di riflesso agli altri due. Benché non formassero un trio, i film che si ricordano sono proprio quelli girati insieme...
Cartelli di strada Non se ne poteva nominare uno senza pensare di riflesso agli altri due. Benché non formassero un trio, i film che si ricordano sono proprio quelli girati insieme...
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 26 marzo 2022
Non se ne poteva nominare uno senza pensare di riflesso agli altri due. Benché non formassero un trio, i film che si ricordano sono proprio quelli girati insieme. Le sere, quasi tutte le sere, al cinema e fra noi anche Brunone il cui strabismo genetico gli faceva divergere i globi oculari esageratamente sporgenti. Nel periodo, metà anni ’70, spopolavano sullo schermo quei tre comici. Era facile individuare in Brunone il Marty Feldman del gruppo col quale si usciva. Igor (Feldman), il servo gibboso con passo falcato e occhi strabuzzanti in «Frankestain junior», rinviava a Gene Wilder, godibilissimo, e a Mel...