Cultura

L’occhio rituale della sperimentazione

L’occhio rituale della sperimentazioneVeduta della mostra di Marina Malabotti alla Galleria nazionale di Roma

Rassegne La mostra di Marina Malabotti alla Galleria nazionale di arte moderna, che ha acquisito anche l'archivio della fotografa

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 5 febbraio 2019
L’archivio come sguardo privato e pubblico, «luogo» che si fa collettivo per una immersione – e poi riemersione – nella memoria. È proprio nell’ambito di questa politica «aperta» della Galleria nazionale di arte moderna – l’acquisizione sistematica di importanti fondi, stimolata dalla direttrice Cristiana Collu e con la preziosa cura della responsabile Claudia Palma – che tornano alla luce le immagini di Marina Malabotti, fotografa che lasciò la vita a soli 41 anni, nel 1988. Figura ibrida, grafica, designer e soprattutto «occhio» puntato sui cambiamenti della società (grazie alla sua collaborazione con l’antropologo-marito Francesco Faeta e il Collettivo Immagine e...

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