Commenti

L’occupazione di case somiglia alla lotta contro il latifondo

L’occupazione di case somiglia alla lotta contro il latifondoOccupazione di una casa a Roma – Simona Granati

Un tetto sopra la testa Proprietà fondiaria, costruttori e banche all’origine delle periferie degradate e della carenza di alloggi pubblici. Cresce la rendita, chiude il welfare abitativo

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 18 maggio 2019
Nel cuore della città di Roma si sta sperimentando un modo nuovo di intendere l’abitare, i servizi condominiali e alla domiciliarità. Si è creato uno spazio di co-working in un rapporto aperto con i residenti del quartiere. Che cosa c’è di “illegale” in tutto questo? O è preferibile il degrado alla vitalità culturale? L’incursione del cardinale Konrad Krajewski in via di S. Croce in Gerusalemme per riallacciare la corrente elettrica nel palazzo ex Inpdap, ha riaperto la discussione sul disagio abitativo e sull’urgenza di politiche di welfare per l’edilizia popolare nonché interventi concreti di integrazione sociale e culturale. La categoria...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi