Europa

L’odio fondamentalista all’ombra dell’arcobaleno di Varsavia

L’odio fondamentalista all’ombra dell’arcobaleno di VarsaviaPolonia, manifestazione di oltranzisti cattolici

Polonia L’anatema clericale di padre Tadeusz Rydzyk, zar di un impero mediatico

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 17 maggio 2014
C’è un’istallazione artistica a Varsavia, nella centralissima Plac Zbawicielna, che si chiama Tecza (arcobaleno). Una grande arco di ferro nel bel mezzo della piazza, di fronte alla chiesa del Santo redentore, ricoperto di fiori artificiali che riproducono i sette colori dell’iride. Un’opera concepita e realizzata da Julita Wojcik, la terza di una serie di istallazioni simili, eretta a Varsavia nel giugno del 2012. L’intenzione dell’artista polacca era quella di evocare i sentimenti positivi che scaturiscono dalla visione di un arcobaleno come l’amore, la pace, la speranza: un simbolo universale e apolitico. Nel giro di poco tempo, però, l’istallazione è diventata...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi