Italia

L’odissea della Alan Kurdi si conclude a Olbia

L’odissea della Alan Kurdi si conclude a OlbiaLe persone a bordo della Alan Kurdi vedono le coste sarde – Joris Grahl/Sea-Eye

Mediterraneo La nave umanitaria aveva annunciato l'intenzione di dirigersi a Marsiglia. Stop dal governo francese che ricorda all'Italia quanto previsto dalle convenzioni internazionali: lo sbarco deve essere nel porto sicuro più vicino. Le destre alzano il polverone per la scelta sarda, ma quasi tutti i naufraghi saranno ricollocati in Europa. Lamorgese: «Le sanzioni contro le Ong potrebbero diventare penali»

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 25 settembre 2020
Che i naufraghi della Alan Kurdi dovessero sbarcare in Italia lo prescrivono le convenzioni internazionali che proteggono la vita dai pericoli del mare. Che la nave non potesse raggiungere Marsiglia, come annunciato dall’equipaggio, era evidente dalle previsioni meteorologiche che annunciano bufera. Il governo italiano, però, ha assunto la responsabilità del caso solo ieri, quando ha finalmente indicato un porto di sbarco: Olbia. «Lo chiedevamo da sabato», ha detto Gorden Isler, fondatore della Ong. La mossa dell’esecutivo è arrivata solo dopo che Parigi ha alzato la voce ricordando che lo sbarco competeva a Roma. I cinque giorni di temporeggiamento e l’intervento...

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