Internazionale
L’Ogaden rialza la voce, ma «alla lotta armata non si torna»
Corno d'Africa In bilico gli accordi di pace firmati con il governo etiope. «Ora Abyi Ahmed convochi una conferenza nazionale dei somali». Parla Abdelrahman Madhi, presidente del Fronte di liberazione dell’ex regione ribelle
Protesta "climatica" degli attivisti somali dell’Ogaden nel 2011, quando il premier etiope era ancora Meles Zenawi – Ap
Corno d'Africa In bilico gli accordi di pace firmati con il governo etiope. «Ora Abyi Ahmed convochi una conferenza nazionale dei somali». Parla Abdelrahman Madhi, presidente del Fronte di liberazione dell’ex regione ribelle
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 7 ottobre 2021
L’Ogaden, grande regione dell’Etiopia che confina con Gibuti, Somalia e Kenya, è abitato da popolazioni di etnia somala e religione musulmana. Più grande dell’Italia, ma con meno di 7 milioni di persone, oggi fa tecnicamente parte della Regione dei Somali, creatura burocratico-amministrativa del governo etiope. Storicamente questa fetta di Corno d’Africa compone insieme a Somalia, Gibuti, Somaliland e regioni del nord-est del Kenya le cinque punte della stella della bandiera nazionale somala che sta a significare l’idea di riunire tutte le terre somale in un solo paese: la Grande Somalia. L’OGADEN FU ANNESSO all’Impero Etiope alla fine dell’800, ma passò...