Visioni
Lola Arias: «La maternità espansa del desiderio e della solidarietà»
Intervista Conversazione con la regista argentina autrice di «Lingua Madre», spettacolo che indaga la riproduzione nel XXI secolo per ripensare in profondità il concetto di famiglia
Un momento dello spettacolo – Stefano Triggiani
Intervista Conversazione con la regista argentina autrice di «Lingua Madre», spettacolo che indaga la riproduzione nel XXI secolo per ripensare in profondità il concetto di famiglia
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 5 novembre 2021
«Son tutte belle le mamme del mondo…» cantava Claudio Villa negli anni ’50 intendendo quanto l’essere madre fosse l’esperienza più bella e appagante per una donna, resa dolorosa solo dall’inevitabile distacco del figlio. Oggi, a quasi settant’anni, quel ritornello andrebbe inteso in tutt’altro modo, attribuendogli il significato di tutte le forme di maternità possibili, di genitorialità alternative e contemporanee, a volte irriverenti e fuori dagli schemi prestabiliti, comprese le scelte di non maternità. È sempre più evidente quanto in questi tempi il termine madre, e più in generale genitore, sia il risultato di un percorso più complesso e consapevole, fatto...