Cultura
L’ombra di Confucio si stende su Pechino
Il vicino Oriente Considerato un simbolo del passato feudale, il filosofo è stato riabilitato dal gruppo dirigente cinese. Che cerca nella sua ideologia, nel pensiero di Deng Xiaoping e nella difesa d’ufficio della figura di Mao una risposta alle tensioni sociali ed etiche di una società governata da logiche liberiste
/var/www/vhosts/ilmanifesto.co/ems/data/wordpress/wp content/uploads/2014/01/16/17cultconfucio – Reuters
Il vicino Oriente Considerato un simbolo del passato feudale, il filosofo è stato riabilitato dal gruppo dirigente cinese. Che cerca nella sua ideologia, nel pensiero di Deng Xiaoping e nella difesa d’ufficio della figura di Mao una risposta alle tensioni sociali ed etiche di una società governata da logiche liberiste
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 17 gennaio 2014
Doveva accadere. Ed è accaduto. Alcune settimane fa il Presidente XiJinping, dopo aver presentato il proprio programma di riforme al III Plenum del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese, di cui è Segretario Generale, si è recato in veste ufficiale a Qufu, nello Shandong, luogo natio di Confucio. Un atto insolito per un leader, di grande valore simbolico, con ricadute di non poco conto sul piano politico, un messaggio chiaro inviato all’interno e all’esterno della Cina. Emulando il Primo Imperatore dei Qin, che dopo l’unificazione imperiale, avvenuta nel 221 avanti Cristo., aveva avviato l’era nuova che sarebbe dovuto durare «diecimila...