Lombroso, aneddoti e fede positivista
Alias Domenica

Lombroso, aneddoti e fede positivista

Charles Filiger, «Le Solitaire», 1889-1890. Lombroso giudica il pittore francese alla stregua degli altri simbolisti dei Rosa Croce: casi in cui «il mattoide prevale sul genio e sulla pazzia»

Grandi opere La straordinaria varietà degli interessi di Cesare Lombroso, dalle gergalità ai tatuaggi dei carcerati alla grafologia allo spiritismo: «L’amore nei pazzi e altri scritti», nei Millenni Einaudi

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 11 dicembre 2022
Di Alfred Jarry, l’indimenticabile creatore di Ubu, si conosce il culto per la bicicletta: potrebbe bastare, questo, per classificarlo come un caso di «ebefrenia ciclistica»? A Cesare Lombroso forse sì. Sotto questa curiosa denominazione, in Delitti vecchi, delitti nuovi, egli indaga infatti sul «biciclo tra le cause della pazzia», e porta a esempio il caso di un figlio di «buoni operai» che, dopo un’infanzia trascorsa senza alcuna turba psichica, all’inizio della pubertà viene ossessionato da una «smania irrefrenabile di bicicli, e tutto il giorno, essendo povera la famiglia, medita i mezzi di rubarli». Ora, è noto che Jarry si rifiutò...

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