Europa
L’ora Brexit sfugge ancora. May apre a un possibile rinvio
Brexit Il 12 marzo voto decisivo. In caso di bocciatura, il 13 altro tentativo. Infine il 14 per rimandare
La premier Theresa May in parlamento – LaPresse
Brexit Il 12 marzo voto decisivo. In caso di bocciatura, il 13 altro tentativo. Infine il 14 per rimandare
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 27 febbraio 2019
Leonardo Clausi LONDRA
L’ora Brexit, fissata il 29 marzo con lo scattare dell’articolo 50 del Trattato di Lisbona, galoppa verso la morta gora di Westminster, agitata fuori tempo massimo dalle prime defezioni. Sotto crescente pressione per la diserzione dei tre deputati conservatori eurofili confluiti nel cosiddetto «gruppo indipendente» (hanno mollato il partito come gli otto transfughi della destra Labour) e dalle minacce di alcuni suoi ministri di fare altrettanto, Theresa May ha concesso al parlamento, attraverso due voti da tenersi il 13 e 14 marzo prossimi, di esprimersi su un possibile no deal e su un’altrettanto possibile procrastinazione della data di uscita oltre...