Cultura
L’ordine cupo del Califfato
Stato islamico Patrick Cockburn, nel suo «L’ascesa dello stato islamico», sfata il mito sull’arcaismo dell’Isis, insistendo sull’uso sapiente dei social network. Lo jihadismo sarebbe incomprensibile senza il ruolo trentennale dell’occidente, da Tangeri alla Cina
Sama Alshaibi and Dena Al-Adeeb, «still/chaos», 2010
Stato islamico Patrick Cockburn, nel suo «L’ascesa dello stato islamico», sfata il mito sull’arcaismo dell’Isis, insistendo sull’uso sapiente dei social network. Lo jihadismo sarebbe incomprensibile senza il ruolo trentennale dell’occidente, da Tangeri alla Cina
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 21 febbraio 2015
Tutto è cominciato con la guerra che Saddam Hussein, in nome e con i soldi dell’occidente, scatenò contro l’Iran nel 1981. L’esito del conflitto, terminato nel 1988, non fu solo il rafforzamento dei mullah al potere a Teheran, ma la crisi finanziaria dell’Iraq, che, nel 1990 invase il Kuwait, il principale paese creditore. La guerra del 1991, le sanzioni, l’invasione anglo-americana del 2003, la guerriglia e il conflitto tra sunniti e sciiti hanno finito per distruggere lo stato iracheno, spianando la strada all’estremismo sunnita, ad Al-Qaeda e all’Isis. L’Iraq rappresenta la prova della fallimentare strategia americana nel mondo arabo e...