Rubriche

L’«ordine» del G7 è quello Nato

L'arte della guerra La rubrica settimanale a cura di Manlio Dinucci

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 30 maggio 2017
«Un ordine internazionale basato sulle regole, che promuova la pace tra le nazioni, salvaguardi la sovranità, l’integrità territoriale e l’indipendenza politica di tutti gli stati e assicuri la protezione dei diritti umani»: questo dicono di volere i leader del G7 svoltosi a Taormina, accanto alla base di Sigonella, centro strategico nel Mediterraneo per le guerre e operazioni coperte Usa/Nato che hanno demolito lo stato libico e cercato di fare lo stesso in Siria, accrescendo il tragico esodo di migranti dei cui diritti umani il G7 si dice preoccupato. Le dichiarazioni ricalcano quelle del Summit Nato di Bruxelles: il G7 è...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi