Politica

Lorenzoni: «Sfido Zaia, non è il leghista buono. Né amministra bene»

Lorenzoni: «Sfido Zaia, non è il leghista buono. Né amministra bene»Padova, 2017. Arturo Lorenzoni durante la campagna con la Coalizione Civica. Al voto prese il 22,83 per cento e determinò la vittoria delle forze progressiste al ballottaggio

Intervista al candidato della sinistra Il presidente è solo un bravo comunicatore, sbaglia poco perché fa ancora meno. E sta privatizzando la sanità. Ma c’è una comunità che si oppone ai valori leghisti, c’è una regione solidale che sa che con la paura non si costruisce sicurezza e nemmeno rilancio

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 22 luglio 2020
Arturo Lorenzoni, nel 2017 una battaglia gloriosa al comune di Padova ha preso il 23% con una coalizione civica ed è diventato vicesindaco. Ora ha lasciato il comune per sfidare il favoritissimo Zaia alla Regione. Chi glielo ha fatto fare? Non sono un politico di professione, mi sono impegnato in città, e adesso in regione, per spirito di servizio verso una comunità a cui sono molto legato. Mi sono reso conto che la mia figura può aggregare mondi diversi. Ma la sua è una mission impossible. Zaia è il presidente dai sondaggi rocciosi. La partita è difficile. Ma riaggregare e...

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