Cultura

L’orizzonte è un dato incerto

L’orizzonte è un dato incertoDonato Piccolo, Mal di Testa

REINHART KOSELLECK Un ritratto del filosofo tedesco a dieci anni dalla morte. Costruì una critica della modernità, partendo dalla scommessa su un nuovo «tempo storico» e indagando il rapporto tra esperienza e aspettativa

Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 6 febbraio 2016
Dieci anni fa, il 3 febbraio 2006, moriva Reinhart Koselleck, «lo storico che pensava», come lo definì Christian Meier. Con il suo contributo ha significativamente innovato il campo della ricerca storiografica e svecchiato la riflessione teorica sui fondamenti della metodologia storica. Per cinquant’anni – a partire dagli inizi degli anni Cinquanta del secolo scorso fino ai primi anni Duemila – le sue riflessioni hanno suscitato entusiasmi, discussioni, polemiche, accendendo dibattiti non solo tra gli specialisti del settore, ma anche, più in generale, nel mondo culturale impegnato nella definizione e nella comprensione della natura e dei problemi del mondo moderno. Ma,...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi